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“ALEPPO, LA STORIA CHIEDERÀ CONTO”

Pubblico l’appello per Aleppo che Andrea Riccardi ha appena lanciato su Avvenire. L’appello per quella città siriana dove pochi giorni fa è stato ucciso Muhammad Waseem Maaz, 36 anni, l’ultimo pediatra. Dove tutto è distrutto. Dove la guerra si accanisce solo sui civili e in particolare sui bambini. (rc)

di Andrea Riccardi

Più volte, dal 2014, abbiamo lanciato un appello per Aleppo: per salvare la città, costituire attorno ad essa una zona di non combattimento, soccorrere la popolazione. Gli appelli, nonostante il sostegno di tanti uomini e donne di buona volontà, sono caduti nel vuoto tra i combattenti sul terreno e nella comunità internazionale. Si sarebbe potuta creare una “città aperta”, preservando un ambiente unico dal punto di vista storico e umano.

Andrea-Riccardi
Andrea Riccardi

Non è successo niente. Non interessava fermare tanta distruzione. Così Aleppo è stata demolita pezzo dopo pezzo, mentre la sua gente era sottoposta a un logorante assedio e alla brutalità della guerra. E la follia continua.

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LE 5 RAGIONI DELLA PACE

Ieri mi domandavo se era possibile evitare una guerra in Libia per combattere l’ISIS. Che da lì minaccia l’Italia.

Per formazione, per scelta, ho sempre sostenuto che ci deve essere un’alternativa alla guerra, ma la strana forma dell’ISIS, che non è uno Stato (anche se si definisce così), non ha organismi diplomatici, non ha confini, se non quelli che si prende con la forza, la stranezza insomma di questa formazione, rende oggettivamente difficile la via diplomatica.

Oggi, ad un’analisi più attenta, possiamo sostenere che non c’è alternativa alla pace.

Ecco le (almeno) 5 buone ragioni per far partire subito, subito, un processo diplomatico e non violento per uscire dalla crisi libica, rischiosissima per noi.

1) LA GUERRA FAREBBE PIU’ DANNI

E’ opinione comune di molti osservatori. La presenza di soldati in Libia, anche sotto l’egida ONU, compatterebbe contro, quella galassia informe di milizie di cui oggi è impastato il Paese. L’intervento militare non porterebbe sollievo, aumenterebbe il caos, la violenza, le morti innocenti e l’odio antioccidentale.  Ha scritto Lucio Caracciolo, direttore di Limes: “Una campagna militare di crociati e apostati: al-Baghdadi non potrebbe chiedere di più”.

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