Tra le tante parole d’addio a David Bowie, mi colpiscono quelle che ne stanno raccontando un’anima spirituale.
E’ una scoperta, che trapela dai tweet della moglie Iman e da quello che ormai possiamo definire l’ultimo brano di Bowie: “Lazarus” (e il titolo dice tutto).
«Guardami sono in paradiso» / «ho delle ferite che non possono essere viste» / «Sarò libero, come un uccello, sarò libero».
E a proposito di Paradiso, fa un bell’effetto il messaggio della Basilica di San Francesco d’Assisi:
Quando @DavidBowieReal disse, vorrei vivere ad assisi perche’ e’ come stare in paradiso #Bowie @HuffPostItalia https://t.co/VmJMjgn3yd
— San Francesco Assisi (@francescoassisi) 11 Gennaio 2016
S’avanza insomma un racconto spirituale. Leggero e spontaneo. E mi sembra significativo che tra le tante cose che si potrebbero dire di un grande artista come Bowie, si facciano strada, quasi da sole, parole di fede.