Lamezia Terme: minacce mafiose al vescovo

La risposta delle aggregazioni laicali alle minacce al vescovo Cantafora.

 

MINACCE VESCOVO LAMEZIA TERME: LE AGGREGAZIONI, “NON CI LASCEREMO INTIMIDIRE”

Una lettera per esprimere “grande affetto e stima” al vescovo della diocesi di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, che è stato oggetto di “deprecabili minacce da parte di ignoti”. A scriverla è la Consulta delle Aggregazioni Laicali della diocesi dopo che la Curia ha confermato che nei giorni precedenti le feste natalizie era giunta al presule una lettera di minacce. Il laicato lametino “apprezzando e condividendo totalmente le linee pastorali da Lui tracciate in questi anni di episcopato – si legge nella nota a firma del presidente Alfredo Saladini – conferma la piena e totale comunione e unità con il Pastore”. Le associazioni, i gruppi e i movimenti ecclesiali diocesani, “non intendendo lasciarsi intimidire, né cedere a strumentalizzazioni o provocazioni, né cadere nella tentazione di chi vorrebbe creare fratture e divisioni nel tessuto ecclesiale diocesano – conclude la nota – rinnovano l’unità col Vescovo e con l’azione pastorale la Lui indicata e assumono con maggiore determinazione e incisività il cammino di discernimento comunitario da Lui e con Lui avviato, nella speranza che si realizzi per tutti un autentico cammino di libertà nella Verità”. (Agensir)

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