Festivalbar nel cuore

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Andrà sicuramente bene il Wind Music Award. Perché abbiamo la nostalgia di programmi come questo.

Il fatto è che siamo tutti orfani del Festivalbar. Sì, ridateci queste serate musicali: chiamatele Wind Award, Festivalbar, come volete chiamatele ma datecele.

Dateci un pò di musica, un’arena, due conduttori, un pubblico esaltato e ci scatta il ricordo di un programma che quando non c’era la crisi ce lo potevamo permettere per tutta l’estate e mo, a quanto pare, appena per una puntata.

Noi cresciuti con Salvetti e Cecchetto e Fiorello e Amadeus e Gerri Scotti siamo ancora lì: a gridare al cielo la canzone dell’estate in playback (e se ce la fanno cantare).

Ps: Il Pulcino Pio non lo conoscevo. Un tempo non sarebbe successo.

E tu che ne pensi?