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Simona sul palco

La foto e l’inizio del mio articolo uscito questa settimana su FAMIGLIA CRISTIANA.

Sanremo, Italia. 

Con un piede ben piantato a terra e l’altro in aria ad indicare il cielo, Simona Atzori danza al Festival di Sanremo e all’improvviso quel palco vola; sulle ali di Simona, per tre minuti, balla lontano da tatuaggi faunistici e polemiche: praticamente un miracolo!

Simona non ha le braccia ma ha un grande talento che ha emozionato gli italiani. Non solo.

Simona ha reso la disabilità elegante anche agli occhi di chi ancora la vede mostruosa.

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Il metodo Celentano

La foto e l’articolo, in versione integrale, uscito giovedì scorso su FAMIGLIA CRISTIANA

Sanremo, Italia.

Adriano Celentano sembra riflettere. Ma tranquilli, è solo un’apparenza.

Con quel microfono con cui ha cantato la colonna sonora di tre generazioni, ora, alla vecchiaia, si è inventato una cosa nuova, a suo modo geniale: offendere le persone citando Gesù.

Spargere veleno invocando il Paradiso. Parlare dell’amore dando del “deficiente” a qualcuno. Un pensierino religioso e un regolamento di conti personale.

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Il Vangelo in ufficio

Questo non è un blog autobiografico e quindi non parlo mai delle mie cose private. Farò ora un’eccezione ma solo apparentemente.

Ieri a viale Mazzini 14, sede della Rai, ho partecipato alla messa del Mercoledì delle ceneri. E’ un appuntamento, quello della messa in Rai, che ricorre nei tempi forti (Avvento/Natale, Quaresima e Pasqua).

Ieri con particolare attenzione ho notato, e poi ho anche conosciuto, alcune persone (con ruoli diversi, chi dirigente, chi impiegato), che con grande dedizione organizzano questo momento. Preparano la sala, leggono la Parola, con il cappellano don Walter organizzano i canti.

Uomini in giacca e cravatta, donne in tailleur, età intorno ai 50 anni.

L’entusiasmo organizzativo dei ventenni, con la consapevolezza e la riflessione dei cinquantenni. Continua la lettura di Il Vangelo in ufficio

Celentano e’ diventato lento?

Qualcosa è successo, ma non riesco a capire cosa. Mi aiutate?

Nel 1987, nel Fantastico 8, le geniali baggianate (più geniali che baggianate) di Adriano Celentano avevano costruito un enorme consenso.

Nonostante critiche griffate (Giorgio Bocca lo definì un “cretino di talento”), il pubblico televisivo applaudiva questo tribuno simpatico e gli perdonava errori clamorosi.

Ricorderete infatti che in piena campagna refendaria contro la caccia, invitò a scrivere sulle schede elettorali «La caccia e contro l’amore», riuscendo a fare in un solo colpo due errori: una grammaticale (la e senza accento) e l’altro legale (chiedendo di scrivere sulla scheda, invitava di fatto ad invalidare il voto che tanto gli stava a cuore).

Eppure, quel Celentano faceva discutere, sorridere, amplificava la campagna contro la caccia, rinverdiva valori come l’attenzione all’ambiente e l’ecologia, di cui francamente è stato un precursore. A suo modo un intellettuale, un campione delle idee.

25 anni dopo è tutto cambiato.

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VEDI – La puntata di domenica

Il vero grande dramma della nostra generazione: non solo l’assenza di lavoro, ma l’apparente cancellazione di ogni prospettiva possibile.

Eppure erano pochi anni fa quelli in cui «tutto sembrava facile»: gli anni ’50, ’60, in parte i ’70.

Ed oggi? Bisogna dirlo, in Italia solo la Chiesa ha messo in piedi un sistema capace di dare ai giovani consigli, aiuti, contatti, facendosi anche garante con le banche. Un sistema virtuoso chiamato Progetto Policoro che domenica ad A Sua Immagine abbiamo cominciato a raccontare.

E non abbiamo finito.

Rivedi la puntata: IL LAVORO PER I GIOVANI

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