5 kg e 2 anni

La foto e l’inizio del mio articolo uscito questa settimana su FAMIGLIA CRISTIANA

Shivpuri, India. Sarà senz’altro rotta la bilancia. Ditemi che è rotta. Ditemi che non è vero che una bambina di due anni può pesare 5 kg e 42. Ditemi che è un fotomontaggio e che non sta piangendo. Ditemi che nessuno girerà questa pagina come per rimuovere il problema. Ditemi che non la chiameranno foto shock, perché non è shock, è normale in certe parti del mondo. Ditemi che (continua in edicola…)

2 commenti su “5 kg e 2 anni”

  1. Sono un medico calabrese di 69 anni, già Aiuto nella divisione di Medicina del nostro Ospedale (attualmente in pensione) e Medico di Medicina Generale, massimalista, ancora in servizio, impegnato nel sociale e catechista per gli adulti, nella nostra Parrocchia, da 13 anni.
    Seguo ogni sabato la Sua trasmissione “A Sua immagine” e mi piacciono le sue foto con i commenti nella rubrica “Sentimenti” di Famiglia Cristiana. Ho fatto incorniciare la pagina con la foto di Rajni e la porterò in Chiesa il giorno di Pasqua, per farne argomento di catechesi, dopo la S. Messa. Volevo incorniciare anche la pagina con la foto di Vishankha, ma voglio prima segnalare l’errore circa il peso indicato come meno di 2 kg e mezzo per Rajni, mentre il display della bilancia ne indica 5.042, e 2 kg e 300 per Vishankha, pure questo, penso, errato.
    La saluto cordialmente, con stima e ammirazione.
    Domenico Forciniti

    1. Caro Domenico, lei è molto gentile e la sua mail veramente cordiale.

      La ringrazio per l’attenzione e per le parole che ha nei miei confronti.

      E poi le devo dire che ha ragione: effettivamente ho fatto un errore.

      Nell’articolo su Vishankha, facendo riferimento a Rajni, riepilogo male e scrivo un peso per un altro.

      Però l’errore è solo a metà: davvero Vishankha pesa meno di Rajni, e questo è un dramma nel dramma.

      I lettori troveranno l’articolo su Vishankha in questo blog, col titolo “L’altra India”.

      Grazie per la segnalazione e cordialissimi saluti.

      Rosario Carello

E tu che ne pensi?