Umberto Eco e l’Azione Cattolica/2

Oltre la metà dei messaggi che ho ricevuto dopo il primo post su Umberto Eco e l’AC (alcuni su Facebook e altri in privato) non c’entravano niente con l’argomento. E questo è materiale per chi studia internet e soprattutto le relazioni umane, spesso polemiche e sgarbate senza motivo.

Però l’altra parte mi ha molto incuriosito.

In sostanza il mio post, fatto di domande, è stato interpretato come una sentenza.

Così voglio specificare meglio le domande, premettendo che leggo Umberto Eco da quando avevo 12 anni. Che ho sempre ammirato la sua geniale Bustina di Minerva e che considero Diario Minimo il DNA delle pagine culturali dei giornali degli ultimi 25/30 anni.

Detto questo, e sgombrato il campo, torno alle domande che, non a caso, ponevo al giovane Umberto Eco, seppure nello sviluppo della sua vita, e non allo scrittore famoso che conosciamo oggi. E gliele pongo da quasi coetaneo (ai fatti di Mario Rossi, Eco era più piccolo di me oggi), e gliele pongo sulla base della comune appartenenza associativa in AC.

Le domande sono:

Che giovane della GIAC sei stato? Attraverso quale percorso ti sei trovato nella dirigenza? Che progetti avevi come parte del gruppo responsabile? Cosa ricordi di quegli anni?

Cosa ricordi di Carlo Carretto? Qual è il gesto che ti dava il maggior senso di appartenenza associativa? Com’era Gedda? Ci hai mai parlato? Avete discusso? E’ vero che ha cercato di boicottarvi, dopo le dimissioni di Mario Rossi? E in che modo?

Cosa sai del suo rapporto con Paolo VI?

Hai conosciuto nell’Azione Cattolica persone che ti hanno dato una controtestimonianza evangelica? E al contrario, ancora oggi chi ricordi come campione di testimonianza del Vangelo?

Se pensi a quegli anni: sei stato allontanato o te ne sei andato? E la tua fede ha risentito di quegli eventi oppure no?

Negli anni successivi hai seguito le vicende dell’AC? Che opinione ti sei fatto? Su temi come scelta religiosa, mediazione, dialogo, presenza, che idea ti sei fatto?

Dell’esperienza associativa cosa ti manca?

Ogni Papa ha seminato nel cuore dell’AC un sogno, che è diventato realtà nelle vite di tanti testimoni e santi che vediamo e abbiamo visto in mezzo a noi. Quale frase del Papa, quale invito, quale richiesta, quale sogno accendeva la tua giovinezza?

Sono queste le domande. Penso sarebbe interessantissimo leggere le risposte.

E questo perchè Umberto Eco non lo abbiamo sentito compagno di strada in questi anni, anche se questa strada ha contribuito a costruirla.

E tu che ne pensi?