Il Vangelo in ufficio

Questo non è un blog autobiografico e quindi non parlo mai delle mie cose private. Farò ora un’eccezione ma solo apparentemente.

Ieri a viale Mazzini 14, sede della Rai, ho partecipato alla messa del Mercoledì delle ceneri. E’ un appuntamento, quello della messa in Rai, che ricorre nei tempi forti (Avvento/Natale, Quaresima e Pasqua).

Ieri con particolare attenzione ho notato, e poi ho anche conosciuto, alcune persone (con ruoli diversi, chi dirigente, chi impiegato), che con grande dedizione organizzano questo momento. Preparano la sala, leggono la Parola, con il cappellano don Walter organizzano i canti.

Uomini in giacca e cravatta, donne in tailleur, età intorno ai 50 anni.

L’entusiasmo organizzativo dei ventenni, con la consapevolezza e la riflessione dei cinquantenni.

Ne sono uscito arricchito! Da una testimonianza, poi approfonita in un dialogo, che mi ha fatto riflettere sulla presenza dei cristiani negli uffici.

Pensavo ai miei amici del MLAC, il Movimento Lavoratori dell’Azione Cattolica, e a tutti i battezzati che sentono il bisogno di ritrovarsi come cristiani nei luoghi di lavoro.

Avendo lavorato per anni in piccole redazioni e poi prima a TV2000 e in seguito ad A Sua Immagine, in un certo senso il problema non me l’ero mai posto. Ma in un ambiente più grande e soprattutto non prevalentemente religioso è necessario che i cristiani si ritrovino insieme: ho compreso una volta di più il bisogno che i cristiani hanno di fare comunità.

E se 2 milioni di giovani alla GMG sono belli da vedere, vi assicuro che anche 10 cinquantenni sul luogo di lavoro, con lo stile dei cristiani, col pensiero dei cristiani, con la condotta e l’esempio che coerentemente viene dal Vangelo, insieme!, sono uno spettacolo assoluto.

Mi piacerebbe sapere com’è altrove. Esperienze di comunità o di solitudine nella fede a lavoro? Cosa fanno i cristiani insieme? Riescono a vivere la fede insieme ? Cosa accade nelle realtà piccole e in quelle grandi?

Intanto ieri sono bastate 3, 4 persone per motivarne quasi un centinaio (vero sale che insaporisce).

Ps: Buona Quaresima a tutti!

10 commenti su “Il Vangelo in ufficio”

  1. devo dire che è vero, la sorpresa di vedere che coloro che lavorano con te hanno Fede. Lavoro in aeroporto, e molte volte sono stata alla Messa che si fa nei periodi forti dell’Anno liturgico. La prima volta sono andata pensando che vi fossero solo quattro gatti, invece ho trovato una Chiesa piena di gente, e con i poliziotti che suonavano la chitarra con i canti che facciamo nella mia Parrocchia durante la messa domenicale. E’ stata una bella sorpresa vedere che alcuni miei capi si trovavano lì!
    Veramente si è respirata un’ aria di Comunione fraterna anche tra persone che non si conoscevano, e soprattutto è stato bello condividere l’Eucaristia al lavoro.

  2. Lavoro per una ONLUS, un’associazione che opera in uno dei quartieri più difficili della mia città, Napoli. Lavoro con i minori in un ambiente profondamente laico. Su otto componenti dell’equipe del progetto dove lavoro, solo in tre siamo cristiani: due cattolici e un’evangelica.
    Ogni giorno è sempre una difficoltà maggiore, non è facile mettere in pratica il Vangelo.
    Ricordo che una volta pranzavo con i miei colleghi ed era Quaresima. Presi solo un primo evitando rigorosamente la carne. Era un venerdì ed era la prima volta che, anche se all’inizio non ne ero consapevole, mi stavo dichirando cristiano. Fu così che iniziarono le stesse critiche che noi cristiani ascoltiamo da sempre e che per ovvi motivi mi stufo di scrivere in questa sede. Ma questo evento fu anche l’inizio di un rapporto d’amicizia con una mia collega atea. Entrambi rispettiamo le opinioni dell’altro anche se non le condividiamo. L’amicizia è cresciuta al punto che lei mi ha ringraziato di non volerla convertire. In un certo senso è diventato il mio specchio di vita cristiana a lavoro. E’ facile confrontarsi tra cristiani ma quando una non credente mi mostra dove sto sbagliando (o sto agendo nel giusto) come cristiano nel posto di lavoro allora metti in discussione il mio comportamento.
    Però spesso sento di fermarmi con qualche collega a messa o a parlare del Vangelo. Avviene solo con la mia collega evangelica con la quale spesso ci troviamo a parlare di Volontà di Dio sulle nostre vite.

    P.S. credo che dovremmo creare una piattaforma nella quale poter discutere del nostro vivere la missione cristiana nei posti di lavoro.

  3. Sono molto belle le parole che scrivi e fanno vedere una parte nascosta di quel “gruppo” che noi non conosciamo se non tramite la tv.

    Comunque sia, Rosario, un blog di per se’ è un qualcosa di personale, diversamente non lo si può chiamare blog 😉
    (anche se, a onor del vero, qualcosa di tuo ce lo infili sempre…)

  4. Oltre ai 220 iscritti al mio sito e correlata lista sono ormai anni che ogni mattina invio a 45 colleghi il Vangelo, relativo commento e vari spunti di riflessione anche su eventi quotidiani.
    Non so se tutti leggeranno tutto ma
    Nessuno ha mai chiesto di non mandargli piu tali email
    Ciao

  5. Sarebbe auspicabile che in ogni realtà lavorativa iniziative come questa trovassero adesione e collaborazione! Come cristiana porto il mio personale contributo in un contesto lavorativo che considero “terra di missione”, c’è molto da fare in questo campo e i discorsi e le parole poco valgono per i più se chi non crede o non coltiva la fede non trova anche il giusto riscontro comportamentale ai valori in cui diciamo di credere ma constato felicemente,pur tra tanta difficoltà ed impegno, che i frutti arrivano e altri ancora ne arriveranno grazie soprattutto alla preghiera!

  6. Grazie di questa bella testimonianza dalla sede RAI di viale Mazzini. Credo che la testimonianza negli ambienti di lavoro sia sempre una sfida e un ‘metterci la faccia’. Per due anni ho svolto un servizio di cappellano in un ambiente di lavoro a Napoli. Concordo con te: la motivazione di poche persone può essere davvero significativa. Buon lavoro!

E tu che ne pensi?